Ogni giorno, in Italia e nel mondo, i casi di violazione dei diritti umani a cui assistiamo sono tantissimi.
«Almeno 113 i paesi nei quali la libertà d’espressione e di stampa sono state sottoposte a restrizioni arbitrarie. Almeno 30 i paesi che hanno rimandato illegalmente rifugiati verso paesi in cui sarebbero stati in pericolo. Almeno 122: i paesi nei quali vi sono stati maltrattamenti e torture.»
Rapporto Annuale Amnesty 2015-2016.
Solo per citarne alcuni: Raif Badawi, un giovane condannato a mille frustate e 10 anni di carcere in Arabia Saudita per aver creato un blog, 43 studenti scomparsi in Messico dal settembre 2014, Liu Xiaobo e Liu Xia, due coniugi illegalmente privati della libertà in Cina, agli arresti domiciliari lei, in carcere lui, solo per aver chiesto riforme democratiche.
L’elenco potrebbe continuare con ulteriori casi di altri paesi, ma anche nel nostro le cose non vanno meglio. I diritti delle persone Lgbti non sono ancora del tutto riconosciuti, le donne subiscono violenza domestica e discriminazione nel mondo del lavoro. E poiCucchi, Aldrovandi, Mastrogiovanni, Uva, Magherini: tutti morti mentre erano affidati allo Stato. Uno Stato che non aiuta a cercare verità e giustizia e che ancora oggi non introduce il reato di tortura nel codice penale.
Abbiamo chiesto a Roberto Saviano di lanciare un appello per coinvolgere sempre più persone nelle battaglie per i diritti umani.
Con i contributi di coloro che accetteranno di cantare Here’s to you e far sentire la propria voce, realizzeremo un videoclip e lo diffonderemo per dimostrare che la lotta alle ingiustizie non è finita e che i Sacco e Vanzetti del mondo non sono soli
Lo strumento di lotta di Amnesty International, che è un’organizzazione totalmente indipendente, è quella di fare pressioni sui governi, sugli organismi internazionali, sugli attori economici: coloro che hanno il potere di prendere decisioni sulle nostre vite. Grazie ai nostri attivisti sul campo, che lavorano spesso in condizioni di rischio, riusciamo a raccontare storie di violazioni da tutto il mondo e a portarle all’attenzione dell’opinione pubblica.
Per questo è importante che tante persone si uniscano al coro di “Here’s to you”, che sostengano e firmino le petizioni: perché se la nostra voce è più forte, le nostre battaglie saranno più efficaci. E perché crediamo che il mondo sarà più giusto, quando sentiremo come nostre le ingiustizie del mondo.
La canzone Here’s to you è stata composta nel 1971. La musica è di Ennio Morricone, mentre il testo è stato scritto da Joan Baez, riprendendo le parole finali di un discorso di Bartolomeo Vanzetti.
La canzone fu scritta come colonna sonora del film“Sacco e Vanzetti” di Giuliano Montaldo, che raccontava la storia dei due anarchici italiani ingiustamente condannati a morte nel 1927 a Boston, per un omicidio che non avevano commesso.